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ASPARAGO

Asparagus officinalis L.

Famiglia botanica: Liliacee
Tipo

Medicinale e commestibile.

Dove si può trovare

Boschi a roverella, castagno e faggete, fino a 1300 m di altezza.

Parti utilizzate

Radici (di almeno 3 anni raccolte da ottobre a tutto l’inverno), turioni o germogli (raccolti a primavera).

Curiosità

La “teoria delle segnature” ideata da Paracelso è stata applicata anche all’asparago: il turione che germoglia a primavera è diventato un simbolo di potenza sessuale, tanto da essere prescritto come afrodisiaco nel periodo del Rinascimento. Il turione, cioè il germoglio della pianta, contiene sali minerali e molte vitamine, responsabili dell’attività diuretica, ma soprattutto un composto solforato che porta alla presenza di mercaptani nelle urine, che sono i responsabili dell’odore sgradevole delle urine.

Usi

Infuso radici: 5 g ogni 100 ml di acqua, 1-3 bicchieri al giorno nelle terapie cardiotoniche. Decotto radici: 5 g ogni 100 ml di acqua, 3-4 bicchieri al giorno come diuretico. Estratto fluido radici: 2-3 g al giorno come diuretico. Sciroppo radici: 10-40 g due riprese, come diuretico. Tintura madre: 150-300 gocce in ½ -1 litro di acqua da bere nell’arco della giornata, come depurativo e come aiuto nelle diete dimagranti, per prevenire litiasi renali e in caso di ipertensione. Come pietanza: il turione tagliato a tocchetti è molto apprezzato in cucina sia in frittate, o come condimento per spaghetti.

Preparazioni

Infuso, decotto, estratto fluido, sciroppo, tintura madre.

Prescrizioni

Ritenzione idrica, edemi, gotta, reumatismi, stipsi, sovrappeso, calcoli renali, iperazotemia, ipersodemia, ipertensioni, reumatismi, litiasi renale, cellulite.

Azione

Radici: aperitiva, diuretica, antiedemigena, antireumatica, depurativa, lassativa, dimagrante, mucolitica, antiinfiammatoria, cardiotonica. Turioni: mangiati nelle frittate o come condimento per pasta.